La codifica della Musica: perche' limitarsi a scambiare file Audio?
Prof. Paolo Nesi, Dipartimento di Sistemi e Informatica, Università di Firenze.
Abstract
La musica in forma digitale sta avendo una larga diffusione con Internet.
Anche le grandi catene di distribuzione di musica stanno iniziando a
sfruttare Internet. Quando si parla di musica si intende comunemente il suono, l'audio. Le informazioni audio/video sono quelle che maggiormente
hanno segnato l'evoluzione di questi ultimi anni. La duplicazione di
informazioni audio è da molti anni poco costosa e facile a dispetto dei vari
tentativi per imporre metodi di protezione. La musica si è appropriata
delle nuove tecnologie. I lettori CD sono molto diffusi e anche la
duplicazione dei CD o l'estrazione di tracce da questi per produrre file da
distribuire sono cosa giornaliera. A questo riguardo il formato principe è
l'MP3. Tale formato permette all'utente delle rete di scaricare dalla rete
file audio in tempi ridotti e quindi a basso costo. La diffusione dei
contenuti musicali è diventata un fenomeno globale. Sistemi
P2P (come
Napster e i suoi successori) hanno aiutato la diffusione. La musica ha un giro d'affari secondo solo al turismo. Attualmente la domanda di musica è abbastanza ridotta rispetto alle vere potenzialità. Un forte aumento è previsto per i prossimi anni con l'aumento della diffusione di Internet e delle nuove tecnologie di pervasive computing che permetteranno di portare la musica su una grande varietà di dispositivi fissi e mobili. Ma la musica non è solo audio. La musica è uno dei modelli/linguaggi più antichi. Prima che in formato audio la musica è stata da sempre utilizzata, distribuita,
copiata, scambiata in forma stampata. Tali documenti possono essere
distribuiti su Internet tramite immagini, documenti, e/o descrizioni
simboliche. Milioni di partiture attendono di esser digitalizzate ed
inserite nella rete. Associate a queste vi sono video, sincronizzazioni,
animazioni, e contenuti educazionali. Anche su tali contenuti complessi si
possono applicare le strategie di diffusione dell'audio. Il loro valore in
certi casi è molto maggiore, pertanto sono necessari modelli di protezione
piu' complessi? Modelli che possano consentire la distribuzione di contenuti
protetti anche attraverso sistemi
P2P? Le tecnologie informatiche dietro a
queste applicazioni sono complesse e multidisciplinari, vanno dalla
modellazione della conoscenza alla protezione, ai modelli di transazione
agli algoritmi di crittatura, dall'analisi del segnale all'elaborazione
delle immagini, dai sistemi distribuiti alle tecnologie di pervasive
computing e cooperative computing. Molte di queste tecnologie sono state
studiate e messe a punto a Firenze con progetti di ricerca e sviluppo
internazionali come: MOODS (il leggio elettronico), WEDELMUSIC (la
distribuzione della musica multimediale), IMEASY (gli effetti di
spazializzazione in tempo reale), IMUTUS (insegnamento della musica a
distanza),
O3MR (dalla carta alla notazione simbolica), MUSICNETWORK (le
tecnologie dell'informatica musicale e l'industria nella nuova era).